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Attività didattiche

Linee Guida per l'Attività Formativa del Dottorato di Ricerca 

Il dottorato si propone di sviluppare, in linea con i descrittori di Dublino, le conoscenze e le capacità di ricerca scientifica dei dottorandi in una dimensione fortemente interdisciplinare (le discipline sono incardinate nelle aree 10 e 11), sia sul piano metodologico sia su quello contenutistico. Anche se il principio filologico e il forte rigore critico, che presiedono allo studio dei materiali archeologici, delle fonti storiche e dei prodotti storico-artistici, costituiscono la base fondante di un dottorato umanistico di ampio taglio cronologico e tematico, il dottorato vuole privilegiare una formazione interdisciplinare, sostenuta dalla continua interazione tra esperti di aree geografiche e periodi diversi che affrontino temi e metodologie comuni, ognuno secondo le proprie specifiche competenze. Per l’antichità si giova delle forti interazioni tra le discipline dell'archeologia preclassica e classica e quelle della storia antica e dell'epigrafia. Per le discipline storiche è consolidato il dialogo con le scienze documentarie, le discipline religiose e i contesti culturali artistici dei periodi di riferimento.

Obiettivo comune è anche l’aggiornamento delle ricerche alla luce delle digital humanities e dei sistemi informatici per le ricerche storiche, nonché un costante monitoraggio delle correnti storiografiche più innovative, attraverso lezioni e inviti di esperti interni ed esterni al collegio.

Particolare risalto viene anche dato alla preparazione di progetti di ricerca internazionale da presentare dopo il dottorato. Insieme alla soft skill offerte dalla Scuola di dottorato, questi insegnamenti sono finalizzati a rendere più facile la diffusione e la disseminazione delle ricerche dottorali (anche attraverso attività di Terza Missione) favorendo al contempo una loro traduzione in progetti di ricerca competitivi a livello internazionale.

Nel corso dei tre anni sono promossi – e riconosciuti come attività che integrano la formazione dottorale verso una maggiore capacità organizzativa – momenti di confronto interni ai/lle dottorandi/e gestiti in autonomia, con cadenze stabilite dagli stessi partecipanti. Questi incontri servono ad definire proposte di seminari e convegni di approfondimento, a discutere indirizzi condivisi relativi al funzionamento del dottorato, a elaborare valutazioni sui corsi impartiti e su altri aspetti inerenti alla vita del dottorato da sottoporre al Collegio.

l percorso formativo del Corso di Dottorato in Scienze archeologiche, Storiche e Storico-Artistiche prevede l’acquisizione di 180 CFU (1 CFU= 2 ore) e si articola in:  

  • Primo anno
    - 40  crediti di attività di ricerca
    - 15  crediti di attività formativa disciplinare e interdisciplinare corrispondenti a 30 ore di lezione
    - 5  crediti di attività formativa complementare alla ricerca, per 10 ore di attività seminariali
  • Secondo anno
    - 45  crediti  di attività di ricerca
    - 10   crediti di attività formativa disciplinare e interdisciplinare corrispondenti a 20 ore di lezione
    - 5  crediti di attività formativa complementare alla ricerca per 10 ore di attività seminariale
  • Terzo anno
    - 50  crediti di attività di ricerca per la redazione della tesi
    - 5 crediti di attività formativa disciplinare e interdisciplinare corrispondenti a 10 ore di lezione
    - 5  crediti   di attività formativa disciplinare e interdisciplinare per 10 ore di attività seminariale

Tipologie di attività

L’attività di ricerca rappresenta l’attività di formazione principale e consiste nello svolgimento in autonomia di una ricerca nell’ambito dei temi previsti dal Corso di Dottorato, realizzata sotto la guida di un Supervisore e di almeno un Co-supervisore scelti all’interno o all’esterno del collegio docenti. Il progetto di ricerca e il Supervisore e il Co-supervisore sono approvati e assegnati dal Collegio dei docenti entro due mesi dall’inizio del dottorato. Il dottorato promuove anche missioni presso archivi e biblioteche italiane ed estere, e periodi di formazione all’estero per attività formative specialistiche, in collaborazione con i centri di ricerca più utili per lo sviluppo delle tesi di dottorato. Sono favorite anche le co-tutele con università estere.

L’offerta formativa del Corso di Dottorato prevede attività didattiche di approfondimento sulle principali tematiche metodologiche e disciplinari previste dal dottorato, sotto forma di lezioni frontali, di seminari tenuti da docenti del Collegio e da specialisti esterni di altre università, di attività promosse dai/lle dottorandi/e.

Sono previsti tre livelli di attività didattiche.

  • Lezioni dottorali. Il primo livello, obbligatorio per tutte/i, è composto da un minimo di 30 ore di lezioni tenute da docenti interno ed esterni al collegio su temi trasversali inerenti a diverse prospettive della ricerca dottorale: le metodologie di approccio alle fonti, l’uso delle digital humanities nei progetti di ricerca; l’aggiornamento su nuovi oggetti e nuovi metodi della ricerca storica; la preparazione di progetti di ricerca internazionali.
  • Seminari disciplinari. Il secondo livello prevede la frequenza di seminari specifici sui temi e periodi prossimi alle ricerche condotte dai/alle dottorandi/e, organizzati dal Dipartimento di studi storici. Il calendario dei seminari, predisposto annualmente dal Collegio dei docenti, è in aggiornamento continuo nel corso dell’anno, ed è consultabile sulla pagina web del dottorato e su quella del Dipartimento. La frequenza è obbligatoria fino al raggiungimento dei crediti previsti in base alle scelte del/la dottorando/a e in accordo con il Supervisore (minimo 10 ore).
  • Seminari organizzati dai/alle dottorandi/e. Sono parte integrante l’attività didattica anche le iniziative seminariali e convegnistiche organizzate direttamente dai/dalle dottorandi/e del secondo e terzo anno. Le attività proposte, dopo una valutazione condivisa fra dottorande/i e docenti, devono essere approvate dal Collegio di dottorato.

Sono inoltre riconosciute attività formative, disciplinari e interdisciplinari, offerte da altri Atenei ed enti di ricerca, tra cui seminari, convegni internazionali e corsi di approfondimento presso centri di ricerca anche internazionali approvati dal collegio. Possono essere frequentati, solo se riconosciuti dal Collegio, corsi di laurea di secondo livello in caso sia opportuno colmare lacune di base su aspetti collaterali relativi al tema di ricerca. Le attività scelte all’esterno del Corso di Dottorato
devono essere condivise con Supervisore. Nel caso in cui lo svolgimento del progetto lo richieda, e su indicazione del Supervisore, è possibile prevedere un’offerta formativa specifica che consenta un ulteriore approfondimento.

Tutte le attività formative disciplinari devono essere documentate in un “registro delle attività” del dottorando, approvato dal Supervisore alla fine del ciclo.

Le attività formative complementari alla ricerca hanno come obiettivo lo sviluppo di competenze trasversali e soft skills. Queste competenze concorrono a migliorare l’impatto della ricerca e a completare il profilo professionale fornendo strumenti utili per opportunità di carriera in ambito accademico e non accademico. Come attività complementari alla ricerca sono intese: perfezionamento linguistico, metodi di ricerca bibliografica (cataloghi e banche dati), valorizzazione della ricerca, forme avanzate di comunicazione scientifica in ambito internazionale, stesura e valutazione di progetti di ricerca, etica della ricerca, public engagement e attività di terza missione.

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Ultimo aggiornamento: 19/07/2023 09:50
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