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DOTTORATO IN SCIENZE ARCHEOLOGICHE, STORICHE E STORICO-ARTISTICHE

XXIX CICLO

Afferente alla Scuola di Dottorato in Studi Umanistici

 




Coordinatore: prof. Stefano de Martino

Durata del corso: 3 anni

Struttura/e di riferimento: Dipartimento di Studi Storici


Elenco dettagliato del Collegio dei Docenti

 

Il Dottorato è pienamente conforme ai requisiti previsti dal DM 45 dell’8 febbraio 2013;

esso è il frutto della collaborazione scientifica e didattica dei docenti che sono confluiti nel Dipartimento di Studi Storici

e sostituisce i due dottorati, attivi fino al XXVIII ciclo, rispettivamente di Studi Storici e Storia del Patrimonio Archeologico e Storico Artistico.

(In seguito al DM 45 dell’8 febbraio 2013 si è reso necessario aggregare nel suddetto Dottorato il Dottorato in Studi Storici e il Dottorato in Storia del Patrimonio Archeologico e Artistico.)

 

Collaborazioni con Università/Centri di ricerca/Altri soggetti


-Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia 

-Réseau International pour la Formation à la Recherche en Histoire de l'Art 

-Scuola Archeologica Italiana di Atene 

-Salahaddind University Erbil, Iraq

-École française de Rome 

-Centro di Ricerca sulle Istituzioni e le società del medioevo 

-École Pratique des Hautes Études, Section des Sciences Religieuses 

-Centro Interuniversitario di Storia territoriale "Goffredo Casalis" (Alessandria, Genova, Torino) 

-École Doctorale Lettres, Langues, Linguistique et Arts Université de Lyon 2 

-École Doctorale Internationale Transfrontalière [EDIT] 

-Centro Studi sui Lombardi, sul credito e sulla banca, Asti 

-Università degli Studi di Bergamo 

-Università Pierre Mandès-France di Grenoble 

-Friedrich-Ebert-Stiftung, Berlin



Obiettivi formativi del Dottorato


Il Dottorato si propone di sviluppare, in linea con i descrittori di Dublino, le conoscenze e le capacità di ricerca scientifica dei dottorandi sia sul piano metodologico che su quello organizzativo. Esso comprende discipline tra di loro diverse, che però vengono presentate in una dimensione fortemente interdisciplinare.

 

Discipline archeologiche:

Le tematiche di ricerca, per quanto aperte all’archeologia del Vicino Oriente antico e del mondo classico e medievale su un’area geografica assai vasta che comprende il Mediterraneo, il Vicino oriente e l’Asia centrale,  privilegiano i seguenti argomenti: 1. Caratteristiche e sviluppo delle civiltà del Vicino Oriente antico dal periodo preistorico a quello achemenide; 2. Diffusione della cultura ellenistica in Asia e sue interrelazioni con le culture mesopotamiche e iraniche; 3. Caratteristiche e sviluppo della civiltà greca e romana, manifestazioni artistiche, culturali e materiali, con particolare riguardo all'area della Magna Grecia; 4. Sviluppi e interrelazioni culturali in Europa e nel Vicino oriente dall'età tardo antica al Tardo Medioevo.

Discipline storiche:

Le discipline storiche  fanno riferimento alla storia, antica, medievale, moderna, contemporanea. Nel campo della storia antica il dottorato propone una formazione di storia greca, di storia romana e di storia religiosa, con una particolare attenzione alle dinamiche sociali e ai rapporti fra culture diverse. Nel campo della storia medievale si prospettano soprattutto due tematiche: potere e società; potere e cultura. L'attenzione va ai secoli dal X al XIV, lo spazio privilegiato è quello del Regnum Italicum, la strumentazione fornita comprende la paleografia e la diplomatica. Nel campo della storia moderna particolare attenzione è riservata ai temi di Riforma e Controriforma, alla circolazione delle idee nell'età dell'Illuminismo, alla storia delle comunità. Nel campo della storia contemporanea si privilegiano i seguenti aromenti: culture e pratiche del nation-building nell'Europa dell'Ottocento; la storia dell'industrializzazione nelle sue dinamiche interne e nelle sue conseguenze sociali; i sistemi totalitari novecenteschi con una specifica attenzione alle strutture concentrazionarie; la storia delle organizzazioni operaie.

Discipline  storico-artistiche

Il programma formativo e la relativa attività di ricerca privilegiano i seguenti temi: 1. Il sistema delle arti nel Medioevo (VII-XV secolo) con particolare attenzione ai rapporti tra l'Italia e l'Europa; 2. Artisti, committenti e collezionisti in età moderna; 3. Pittura, scultura, architettura e apparati decorativi nell'Italia nord occidentale tra Manierismo e Neoclassicismo; 4. Esposizioni, promozione e tendenze dell'arte italiana nell'Ottocento e nel Novecento; 5. Fonti e letteratura artistica dal Medioevo al Novecento (testimonianze, polemiche, istituzioni e figure professionali).

 


Tutori

Sono assegnati a ciascun dottorando selezionando il docente che ha maggiore competenza sul il progetto di ricerca presentato, in un clima, tuttavia, che tenga presente il principio della formazione della ricerca interdisciplinare.

 

Attività formativa del Dottorato per il ciclo da attivare

Sono articolate in una serie di percorsi paralleli:

1. Discussione e aggiornamento sul tema di ricerca prescelto dal dottorando, condotti attraverso frequenti colloqui con il tutor di riferimento;

2. Periodiche presentazioni pubbliche dello stato di avanzamento della ricerca, anche sotto forma di workshops che coinvolgano più dottorandi;

3. Partecipazione a cicli di lezioni, seminari  e conferenze su tematiche inerenti i settori disciplinari dell’area di ricerca del dottorato;

4. Esperienze sul campo.

 

1. I frequenti colloqui con il tutor di riferimento forniranno al dottorando un supporto metodologico costante, indispensabile soprattutto nello stadio iniziale della ricerca, e una guida attenta nelle successive fasi di avanzamento dell’indagine.

2. Le periodiche presentazioni pubbliche, previste ogni sei mesi, offriranno ai dottorandi una fondamentale occasione di confronto non solo con i docenti, ma anche con i colleghi. In particolare, la consuetudine alla discussione consoliderà la capacità di comunicare efficacemente gli esiti della propria ricerca e affinerà il senso critico.  Una volta l'anno si terranno seminari su temi comuni a più dottorandi nei quali i Dottorandi presentano una relazione; a questi seminari parteciperanno anche studiosi italiani e stranieri.

3. Nei cicli seminariali studiosi italiani e stranieri saranno invitati a presentare gli esiti delle proprie ricerche ai dottorandi in giornate di studio articolate a scadenza settimanale. Tali incontri costituiranno per i dottorandi preziose occasioni di formazione, sia dal punto di vista dell’apprendimento che dell’esercizio del senso critico.. La frequenza sarà obbligatoria per i dottorandi di tutte le aree disciplinari, al fine di consentire loro di conoscere metodi e problemi di aree tematiche diverse dalle proprie e inoltre di confrontare le prospettive con cui archeologi, antichisti, medievisti, modernisti, contemporaneisti e storici dell’arte si misurano su questioni storiche affini. Anche in tale attività formativa la multidisciplinarità del dottorato riveste un carattere altamente qualificante.

4.Il Dottorato favorirà infine le occasioni per fare esperienze sul campo, attraverso partecipazioni a imèprese archeologiche, frequentazione di musei, collezioni, archivi e biblioteche. Tali iniziative saranno organizzate in collaborazione con le Soprintendenze, i Musei, gli Archivi, le Biblioteche e le altre istituzioni competenti Gli archeologi potranno prendere parte alle campagne di scavo dirette da docenti membri del Collegio oppure, previa autorizzazione del Collegio stesso, partecipare a missioni archeologiche italiane e straniere di altre Università. Saranno altresì vivamente incentivate le esperienze all’estero presso Università e Centri di Ricerca.

 

Calendario delle attività didattiche

E’ fissato all'inizio del ciclo. Tutte le attività didattiche appaiono sul sito del Dottorato e su quello della Scuola Dottorale di Studi Umanistici. Il calendario è pubblicato ai primi di gennaio per le attività che si svolgono nel periodo gennaio-giugno e a settembre per le attività che si svolgono nel periodo ottobre-dicembre. Mensilmente il calendario delle lezioni, seminari e conferenze è aggiornato; prima di ogni lezione, seminario, visita a Musei, mostre, siti archeologici, una mail è inviata ad ogni singolo dottorando.


CFU

Su 60 CFU annuali previsti, sono riservati alla formazione teorica 30 CFU per il primo anno, 20 per il secondo, 10 per il terzo. I CFU restanti sono attribuiti alla formazione pratica (ricerche per la tesi). I Dottorandi che soggiornano all'estero per uno o due semestri maturano i CFU nella sede Universitaria straniera.Il coordinatore certifica i CFU conseguiti dai dottorandi sulla base delle indicazioni fornite dai tutori. Conoscenze informatiche e linguistiche vengono acquisite in corsi che sono organizzati dalla Scuola di Studi Umanistici per i dottorati ad essa afferenti.

L’acquisizione dei crediti nell’ambito della didattica sarà conseguente alla frequenza e all’attiva partecipazione ai cicli di seminari del Dottorato e sarà oggetto della verifica annuale condotta in sede di Collegio dei docenti.

 

Obblighi dei Dottorandi

Ogni anno il dottorando deve prendere parte ad almeno due incontri in cui è discusso l’avanzamento del dottorando, sotto il profilo dell’acquisizione di una corretta metodologia di ricerca e di una soddisfacente conoscenza tematica. Attraverso la discussione collegiale, che si sviluppa tra il dottorando e i docenti, si formula un preciso giudizio valutativo, utile anche per il passaggio all’anno successivo di corso.

Le tipologie di prodotti della ricerca attesi dal corrispondente periodo formativo comprendono un elaborato scritto di ampie proporzioni, che applichi la metodologia appresa e che mostri caratteri di completezza e di originalità. Il dottorando dovrà essere in grado di discutere il tema della ricerca con profondità di esame e con capacità lessicale appropriata. I dottorandi sono anche incentivati a produrre articoli e saggi scientifici che i membri del Collegio e i tutori indirizzeranno se meritevoli verso sedi di pubblicazione.

 

Valutazione

Alla fine del processo formativo il dottorando sarà valutato per la metodologia di ricerca acquisita e per i prodotti di ricerca presentati. Inoltre elemento di valutazione è anche la partecipazione attiva alle attività didattiche del Dottorato.

 

Strutture a disposizione dei Dottorandi:

- Una biblioteca di Archeologia (sede provvisoria di via Giolitti 21/E) con un ricco patrimonio librario nei settori dell'Archeologia, storia e filologia del Vicino e Medio Oriente antico; dell'Egittologia; dell'Archeologia greca e romana; dell' Archeologia tardo antica e medievale;

- una biblioteca di Storia dell'Arte (sede di Palazzo Nuovo) articolata nei vari settori della Storia dell'Arte medievale, moderna, contemporanea, della Critica d'Arte e della Museologia;

- una ricchissima biblioteca, la Biblioteca "Tabacco" (nella sede di Palazzo Nuovo), che copre le aree della storia antica, medievale, moderna e contemporanea;

- la Biblioteca Peterson che ospita un ricco materiale sulla storia delle religioni.

Inoltre sono a disposizione dei Dottorandi:
- una fototeca con un ricchissimo materiale documentario di Storia dell'Arte;
- un laboratorio di rilievo archeologico, disegno e grafica dove i Dottorandi possono esercitarsi e apprendere le più moderne metodologie di rilievo dei monumenti archeologici e di disegno al computer dei reperti ceramici;
- una collezione di reperti ceramici vicino orientali e classici che possono servire ad apprendere il lavoro di catalogazione e tipologia della ceramica; in parte essi sono presso il Dipartimento, in parte presso il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia con il quale il Dipartimento di Studi Storici ha stipulato un accordo di collaborazione anche in campo didattico;
- attività sul campo negli scavi archeologici del Dipartimento di Studi Storici e/o del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia (legato al Dipartimento da una convenzione per la collaborazione in imprese archeologiche);
- eventuale collaborazione scientifica nell'organizzazione di mostre ed eventi culturali;
- pieno sostegno da parte dei docenti e dei tutors nelle ricerche di archivio da condurre a Torino e altrove.



Profili e sbocchi professionali


I profili professionali attesi sono quelli:
a) dell’archeologo, con possibilità di inserimento nel mondo della ricerca universitaria, nei musei, nelle istituzioni di tutela sul territorio;
b) dello storico, con possibilità di inserimento, oltre che nel mondo della ricerca universitaria, in una pluralità di altri soggetti pubblici e privati che richiedano competenze di operatore storico-culturale e documentarie;
c) dello storico dell'arte con possibilità di inserimento nelle strutture volte alla tutela e alla valorizzazzione del patrimonio artistico e nelle università.
Nel caso specifico dei dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo, come segnalato, il dato occupazionale è confortante: nella quasi totalità partecipano a attività di ricerca promosse dall'Università di Torino, da altre Università italiane e straniere, o collaborano con prestigiose istituzioni museali, svolgono la loro attività presso le Soprintendenze o Fondazioni pubblico-private, come Il Centro di conservazione e restauro La Venaria Reale e sono egualmente impiegati presso alcune Case editrici.



Risorse finanziarie


Il Dottorato dispone di borse di Ateneo e di borse finanziate da enti esterni come nel caso delle borse INPDAP.
Ulteriori risorse impiegate per l’organizzazione di convegni e seminari provengono da finanziamenti PRIN di docenti del Collegio e dal sostegno a queste iniziative dato dal Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia.

Ultimo aggiornamento: 21/09/2018 23:24
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